È noto pressoché a tutti che al di sotto della crosta terrestre esista un mantello lavico e che sia un grande accumulatore di energia.
La domanda è: possiamo sfruttarlo?. Il naturale calore del terreno, a pochi metri dalla superficie, si mantiene costante in qualsiasi stagione o condizione climatica e incrementa con l’aumentare della profondità. Questa energia è INESAURIBILE, PULITA e, soprattutto, GRATUITA.La Geotermia delle Basse Temperature ci consente di sfruttare questa risorsa.
Per comprendere e spiegare le potenzialità e l’elevata compatibilità ambientale che accompagnano un sistema geotermico a pompa di calore, potrebbe essere sufficiente prendere a prestito quanto affermato dalla Divisione per l’Energia Elettrica e le Energie Rinnovabili del Canada: “Non esiste sistema di riscaldamento e condizionamento in grado di ridurre le emissioni di gas serra ed il conseguente impatto sul riscaldamento globale così efficace come le pompe di calore geotermiche”.
Il potenziale energetico immagazzinato nella parte superficiale della crosta terrestre è elevatissimo. A partire da10 m di profondità, la temperatura del terreno risulta pressoché costante tutto l’anno. Oltre tale profondità, il gradiente geotermico medio aumenta di circa3 °C ogni100 m.
COME SI REALIZZA
Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda di captazione, installata con una perforazione del diametro di pochi centimetri, in un foro realizzato accanto o al di sotto all’edificio, non visibile dopo la costruzione.
Ogni sonda è formata da due moduli ciascuno dei quali costituito da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso.
I tubi delle sonde sono collegati in superficie ad un apposito collettore connesso alla pompa di calore. Durante l’inverno il terreno ha una temperatura generalmente superiore a quella esterna, il fluido glicolato scendendo in profondità attraverso le sonde sottrae energia termica al terreno; ritornato in superficie ad una temperatura maggiore, provoca l’evaporazione del refrigerante che circola nel sistema della pompa di calore, il liquido si espande ed ASSORBE CALORE dalla sorgente esterna, ovvero, tramite le sonde geotermiche, dal terreno.
All’uscita dell’evaporatore il fluido viene compresso, determinando così un aumento di pressione e conseguentemente di temperatura.
Il fluido passa quindi attraverso il condensatore (scambiatore). In questa fase si ha un nuovo cambiamento di stato del fluido, che passa dallo stato gassoso a quello liquido CEDENDO CALORE all’acqua che sono utilizzate come fluido vettore per il riscaldamento degli ambienti o per la produzione di acqua sanitaria.
Lo stesso identico sistema, con opportuni accorgimenti impiantistici, potrà provvedere anche al CONDIZIONAMENTO ESTIVO, in questo caso il ciclo viene invertito ed il sistema cede al terreno il calore estratto dall’ambiente interno raffrescandolo.
La tecnica di prelevare calore con una sonda geotermica è altamente affidabile e fa ormai parte dei modi convenzionali di riscaldamento, ben conosciuta da diversi decenni e sfruttata in tutto il Nord Europa e negli Stati Uniti.
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